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Le catene corrono double digit nel 2022

È  stato un anno di crescita a doppia cifra quello delle catene beauty in italia, che puntano sulla diversificazione dell’offerta in risposta a un consumatore sempre più consapevole ed esigente, che spinge  a sperimentare nuovi brand  e nuovi prodotti.

Le catene italiane di profumeria si trasformano e continuano a crescere in un mercato sempre più concentrato. Beneficiando della propria portata dimensionale e della compattezza del proprio format retail, caratteristiche che contraddistinguono le catene della bellezza dai player indipendenti e dai gruppi, anch’esse si stanno evolvendo, entrando con la propria robustezza nel new normal. Hanno avuto tempo e risorse per adattarsi al nuovo panorama, tra investimenti nel digitale, servizi in store implementati in modo sempre più capillare, formule innovative e una proposta che vuole essere onnicomprensiva. L’obiettivo è quello di intercettare una audience di consumatori eterogenea e ricca per età, possibilità di spesa e preferenze d’acquisto, presidiando il canale online così come l’irrinunciabile brick and mortar, intrinsecamente legato all’esperienza dell’universo beauty. Con ricavi generati nel 2022 mediamente in crescita double digit sull’anno precedente. È questo il ritratto emerso dall’analisi Pambianco sui loro fatturati 2022, che conferma anche quest’anno sul podio delle catene in Italia Douglas, Pinalli e Marionnaud rispettivamente a quota 430 milioni di euro (+14%), 117 milioni (+17%) e 79 milioni (+11 per cento). È bene precisare che nel ranking non è inclusa Sephora, nome di spicco della distribuzione selettiva di Lvmh, di cui però il colosso francese del lusso non scorpora i risultati. 

UN ANNO A DOPPIA CIFRA

Nel tracciare una panoramica dell’andamento del settore nel 2022, con un focus sulle catene che popolano il tessuto retail della bellezza italiana, lo studio Pambianco ha preso in esame le performance delle dieci aziende tricolori che si sono distinte in termini di ricavi generati durante l’anno passato. I player sono rappresentativi, sebbene con i limiti di una selezione in quanto tale, di un settore affollato da tante ed eterogenee realtà, accomunate dall’aver affrontato nei dodici mesi uno scenario macroeconomico, italiano e internazionale, complesso e pieno delle sfide che stanno caratterizzando il post-Covid, dall’inflazione al riassestamento della supply chain fino al nuovo profilo dei consumatori delineatosi nell’era del new normal e ancora in continuo mutamento. Complessivamente, i big presi in esame hanno raggiunto i 916 miliardi di euro, risultato che segna un incremento del 16% sulla performance del 2021, che si era fermato a quota 789 milioni. Un andamento che sembra trovare conferma anche tra i dati 2022 di Cosmetica Italia, secondo cui la profumeria (al secondo posto tra i canali di distribuzione del settore, dopo la Gdo e prima della farmacia) ha rappresentato il 19,3% del totale pesando oltre 2,2 miliardi di euro. Invariato il podio dei fatturati 2022, in cui svetta Douglas. Medaglia d’oro con 430 milioni di euro, infatti, per la divisione italiana (sui 3,6 miliardi complessivi) della catena tedesca di profumeria e cosmetica, che da tempo investe su esclusività della propria proposta, fidelizzazione della clientela e innovazione attraverso l’implementazione di sempre nuovi e più sofisticati servizi in store. Al secondo posto, con i 117 milioni di euro che le sono valsi la medaglia d’argento, c’è Pinalli. L’azienda di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) ha proseguito e confermato nel 2022 la propria ambiziosa parabola di crescita in corso negli ultimi sei anni. “Il 2022 – ha dichiarato a Pambianco Beauty Magazine Raffaele Rossetti, AD di Pinalli – è stato un anno molto importante, caratterizzato da un’accelerazione del nostro percorso di crescita. Nello scorso esercizio sono state poste le basi per il futuro e ora guardiamo avanti, nel segno della continuità: l’ingresso del nuovo azionista di maggioranza, il Fondo HIG, consentirà infatti di dare impulso ai nostri piani di sviluppo e consolidare il posizionamento come attore italiano di riferimento nella distribuzione di prodotti di profumeria di alto livello”. E riguardo al 2023 ormai in dirittura d’arrivo, commenta il manager: “Ci attendiamo un’ulteriore crescita, indicativamente attorno al 10% rispetto allo scorso anno”. Un outlook che si inserisce nella più ampia prospettiva tracciata dall’azienda, che conta raggiungere la soglia dei cento punti vendita prima della fine del 2026, e di superare i 200 milioni di fatturato entro i prossimi cinque anni. Appena fuori dal podio, al quarto posto, Carlotta. È un consolidamento della propria posizione, mantenuta per il secondo anno consecutivo, quella del player nato nel 2012 e ancora in crescita double digit. Con un network che conta oltre 40 punti vendita in giro per lo Stivale, numero destinato a crescere ulteriormente, e un focus sulla dimensione fisica dell’esperienza di consumo piuttosto che sul canale digitale, Carlotta ha messo a segno una crescita del 36%, la seconda performance migliore per incremento relativo, preceduta quella di Griffe (+51% nel 2022 sul 2021). A metà della classifica, in quinta posizione, spicca Esserbella, la catena di profumerie presenti all’interno delle gallerie commerciali Esselunga in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana con l’insegna eb®. Il 2022 della realtà beauty si è attestato a ricavi per 47 milioni di euro, in crescita del 17% su base annua. Guardando al 2023, il trend di crescita sembra non accennare ad arrestarsi, sia in termini quantitativi sia qualitativi. “Quest’anno nei nostri beauty store – ha spiegato il direttore operativo Marco Garotta – stiamo registrando non solo un andamento molto positivo in termini di fatturato e di volumi ma anche di frequenza di ritorno della clientela che entra sempre più spesso nei negozi”. Una crescita che non ha riguardato solo i primi nove mesi del fiscal year in corso, ma si sta mantenendo sostenuta anche nella seconda parte dell’anno, ha aggiunto l’executive. In un ranking di aziende in crescita a doppia cifra, l’unica voce fuori dal coro sembra essere Europrogetto, società controllata da Gargiulo & Maiello e a cui fa capo la catena regionale di profumerie Idea Bellezza, che nel 2022 ha accusato una flessione single digit pari al 3%, assestandosi a quota 35 milioni, sui 36 dell’anno precedente. Un risultato che potrebbe far pensare alla minore robustezza delle realtà regionali rispetto ai colossi nazionali della bellezza, più strutturati per affrontare periodi di profonda transizione come quello attuale. 

Il Dossier sulle Top 10 catene di profumerie in Italia è disponibile sul numero 6 di Pambianco Beauty Magazine di dicembre 2023.

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