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I Gruppi del beauty verso il new normal

Tra l’ampiezza delle catene e la particolaritÀ delle profumerie indipendenti, i gruppi italiani del beauty colgono l’opportunità, offerta dal post-covid, di coniugare classico e moderno, fisico e digitale, aprendosi a nuove modalità di vendita e tipologie di consumatori.

Tutti per uno, uno per tutti. I gruppi di profumerie in Italia continuano a rappresentare una ricetta efficace nell’imprenditoria della bellezza, capace di far fronte alle sfide del new normal. Il 2023 sembra aver dimostrato ancora una volta la capacità di adattamento, la resilienza e la propensione al cambiamento dei gruppi beauty del tessuto tricolore italiano: realtà ibride alle prese, come tutti gli attori del settore, con sfide e criticità dello scenario contemporaneo, tra i rincari delle materie prime, una supply chain ancora in ripresa e la profonda trasformazione delle abitudini d’acquisto e consumo dei consumatori. Trasformazione che, più in generale, investe l’intero universo della bellezza e dei suoi attori, tra i quali coloro che giocano in squadra raccolgono le opportunità insite in un format che coniuga vecchio e nuovo, digitale e locale, rinnovando l’approccio al beauty retail ponendosi tra l’ampiezza delle catene e la specializzazione dei player indipendenti.  

2024 IN CHIAROSCURO

Un’annata di crescita contenuta e sguardo cauto sul prossimo futuro. “Il 2023 è un anno in cui abbiamo generato un aumento del 9% – raccontano Alberto Borrello e Michelangelo Liuni, rispettivamente presidente del consorzio Chicca Profumerie e direttore operativo, nonché amministratore unico della Profumeria Pepe e presidente di Fenapro – che dimostra una crescita organica sempre più legata al tasso di servizio al banco, dove la formazione del personale e la consulenza giocano un ruolo sempre più centrale”. Cruciale, soprattutto, proseguono gli imprenditori, “rispetto alle iniziative promozionali sui prezzi, che tolgono valore al canale e al concetto di lusso così connaturato alla profumeria selettiva”. Chicca Profumerie, realtà in espansione dal 1997 e che oggi conta 83 ragioni sociali e 138 punti vendita in tutta Italia, punta a crescere strategicamente su tre direttrici: la trasversalità del servizio offerto, che deve tenere in debito conto della omnicanalità dell’offerta verso il pubblico, il perfezionamento della formazione specialistica del personale di vendita e il miglioramento continuo delle attività esperienziali all’interno dei punti vendita, con meno promozioni e più eventi. Per quanto riguarda il 2024, “considerate la macro variabili economiche esogene”, si auspica di avere una progressione nell’intervallo 7%-9%”, spiegano ancora Liuni e Borrello. Tra le sfide, raccontano, anche l’entrata a regime della nuova piattaforma tecnologica gestionale e il potenziamento dei canali social e dell’applicazione. Soddisfatto sul 2023 anche Giuliano Cannella, direttore generale del Consorzio Unibee, player che unisce e supporta le 160 profumerie delle quattro insegne cosmetiche Idea Bellezza, Estasi, Sensation e Mallardo. “Il 2023 si è aperto con evoluzioni positive inaspettate – sostiene Cannella – che nei primi mesi dell’anno hanno anche superato i 30 punti percentuali (a valore) nel confronto con lo stesso periodo del 2022”. Tre i driver di crescita individuati: la piena uscita dalla pandemia e il proseguimento del ‘revenge shopping’, un forte aumento dei listini operato nei 13 mesi precedenti dalle principali case cosmetiche. Infine, guardando più da vicino Unibee, il sensibile impatto positivo che hanno avuto e hanno le campagne di refit dei punti vendita più importanti, con 27 restyling ultimati nel 2022 e ulteriori 33 previsti nell’anno in corso. I nuovi format si caratterizzano per “uno stile più ricercato e fruibile dal consumatore in base alle sue esigenze e desideri, dall’interattività digitale alle consulenze personalizzate”, spiega Cannella. Il consumatore, dunque, è ancora una volta al centro, nonostante il contesto economico incerto che rende difficili le previsioni sull’orizzonte a medio termine. Certamente, “la profumeria sta cambiando perché stanno cambiando i consumatori”, e la dinamicità nel seguirne l’evoluzione rappresenta la capacità di restare al passo in un settore così movimentato. Concorda anche Mara Zanotto, direttore generale di Ethos Profumerie, che sottolinea l’importanza “di rivolgersi a un target mediamente alto sia in termini anagrafici sia di potere d’acquisto” ma anche del restare “vigili sui trend del mercato, anche per intercettare nuovi e potenziali consumatori”.  Riguardo all’anno che volge al termine, Zanotto si dice soddisfatta, nonstante le criticità. “Il mese di settembre è andato molto bene e ha contribuito all’avanzamento double digit del risultato year to date”. Sottolineando, poi, la crucialità degli ultimi due mesi dell’anno nel determinare l’intera performance dell’esercizio. In generale, il 2023 è stato “qualitativamente in crescita, operativamente molto impegnativo”, continua Zanotto, facendo riferimento anche ai quattro macro progetti messi in pista da Ethos, dall’e-commerce, che nel 2023 ha concluso i suoi dodici mesi di rodaggio e raggiunto il breakeven alla fine dell’anno, a più ampi investimenti sul fronte digitale, che hanno interessato anche gli store, come testimonia la partnership stretta con Lg e un “grande progetto, ancora da svelare e che vedrà la luce il prossimo anno, in cui siamo pionieri nell’ambito del Web3”, anticipa il DG. Infine, il progetto ormai già in cantiere legato alla clusterizzazione, per sistematizzare efficacemente le sempre più numerose ed eterogenee insegne Ethos. Positività e progetti anche da parte di Naïma che comunica, sulla base di dati aggiornati nel mese di ottobre, una crescita nel 2023 del 29% rispetto all’anno precedente, “con un trend superiore al mercato”. La proiezione del gruppo retail della bellezza delinea una chiusura sopra i 300 milioni di sell-out, risultato di investimenti in “esperienze d’acquisto esclusive e personalizzate”, spiega il direttore generale Daniele Siciliano. Aggiungendo: “Vogliamo offrire attività inedite nel settore della profumeria per differenziarci dai nostri competitor e per far sentire sempre più importanti i nostri clienti”.

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