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Sergio Momo: “Xerjoff, il profumo è un’arte”

Sergio Momo ha fondato Xerjoff 17 anni fa seguendo la sua grande passione per la profumeria artistica. Oggi  il marchio opera in quasi tutti i continenti con un fatturato 2023 di 57 milioni di euro.

“Tra i cinque sensi, dal punto di vista creativo, l’olfatto è quello che mi stimola di più, perché il profumo è un mezzo per raggiungere luoghi, situazioni, persone, è il mezzo attraverso cui è possibile evocare ricordi, rivivere sensazioni”. Queste le parole di Sergio Momo CEO e founder di Xerjoff Group, azienda italiana leader al mondo nel settore della profumeria di lusso. I profumi di Xerjoff sono il frutto dell’estro italiano, in una combinazione estetica fra design e moderne tecniche di produzione artigianale. La dimensione olfattiva di altissima qualità si sposa con la creazione di vetri artistici presentati in prestigiose confezioni. Le linee di profumi sono caratterizzate da un mix esplosivo di tradizione e innovazione, in perfetto stile italiano. Tutta la gamma è ideata e prodotta in Italia, a Torino. Qui avviene la magia, a partire dalla concezione del progetto, passando dal packaging, fino alla distribuzione di ogni prodotto. Il pack stesso è realizzato con materiali ricercati come il quarzo e il vetro di Murano, per rendere ancora più prezioso un profumo che diventa oggetto da collezione.

Come nasce il marchio Xerjoff?
Xerjoff è nato nel 2007 a Torino. Il nostro è un brand di profumi di lusso in cui ho riversato la cultura del bello, dell’arte e del design, trasformando queste forme d’arte in gioielli olfattivi La decisione di trasformare una mia passione in un brand di nicchia si materializza nel 2005, anno in cui mi reco a Grasse per frequentare corsi sulla creazione del profumo e sui fattori storici e culturali alla base della profumeria moderna dal 1800 ad oggi nonché corsi di orientamento alla profumeria naturale e alla distillazione. La conoscenza della materia prima così come le tecniche di estrazione e distillazione ad-hoc sono infatti il segreto dello stile Xerjoff, oggi riconosciuto ed apprezzato in oltre 125 mercati al mondo.

Quali sono le stime di chiusura per questo esercizio?
Posso affermare con orgoglio che siamo in continua crescita, e siamo riconosciuti dal contesto internazionale al quale ci rivolgiamo. Abbiamo registrato un grande interesse nei confronti dei nostri profumi, approdando in mercati capaci di apprezzare realmente la ricercatezza di un prodotto come il nostro. Dal Sud America all’Africa, dal Sudest asiatico all’Oriente. Vogliamo continuare su questa strada, consapevoli che il futuro si costruisce passo dopo passo. E il nostro fatturato lo dimostra, infatti il bilancio del 2023 è di un fatturato di oltre 57 milioni di euro.

Dove si concentreranno i futuri investimenti?
Avere store monomarca è sicuramente un punto strategico per rafforzare il proprio posizionamento a livello globale e la fidelizzazione della clientela. Prossimamente apriremo le porte di nuove boutique a Mykonos, St Tropez, Francoforte, negli Stati Uniti e a Singapore.

Da dove siete partiti con questa avventura?
Le prime tappe nel mondo dell’internazionalizzazione sono avvenute in Inghilterra e in Russia. Questi due Paesi hanno rappresentato per noi un ‘colpo d’acceleratore’ che ci ha permesso di compiere grandissimi passi avanti, fino ad arrivare a oltre 125 mercati.

E oggi quali mercati stanno andando meglio?
Registriamo numeri promettenti in Germania, Stati Uniti e Sudamerica dove c’è un grande interesse per il brand Xerjoff. Sono mercati in forte espansione che siamo certi di riuscire a conquistare con l’unicità dei nostri prodotti.

E in termini di distribuzione e di canali?
Ci muoviamo su più fronti, e anche il canale digitale rappresenta un tassello importante del nostro brand, infatti cuba il 10% del nostro fatturato. Stiamo puntando molto sulle strutture fisiche, nel 2023 c’è stato un grande ampliamento in quest’ottica e nel 2024 sarà ancora più grande l’investimento in questa direzione.

Ad oggi quanti negozi monomarca avete? Sono in previsione nuove aperture? Dove?
Attualmente le nostre boutique si trovano a Torino, Milano, Monaco, Londra, Dubai, Lisbona, Prossimamente apriremo le porte di nuove boutique a Mykonos, St Tropez, Francoforte, negli Stati Uniti e a Singapore.

Siete presenti anche con l’e-commerce? Avete prodotti dedicati all’online?
L’online ha contribuito alla nostra crescita e popolarità, facendoci registrare un +15% sul fatturato durante il periodo pandemico. Al di là dei numeri, ciò che ci rende felici è la risposta delle persone a un prodotto come il nostro. Il profumo non è più un vezzo, un ‘accessorio’ che si indossa solo per uscire, ma è diventato parte della quotidianità sia dentro che fuori le mura della propria abitazione. Il profumo non conosce contesto, si adatta veramente a ogni occasione. La boutique digitale Xerjoff.com ha il plus di offrire al consumatore finale delle anteprime in esclusiva delle nostre uscite, e di dargli un’esperienza d’acquisto di livello, pari a quella che avrebbe in uno store fisico. 

Pensa in futuro a potenziali acquisizioni? Sempre nelle fragranze di nicchia?
Se si presenterà l’occasione, perché no.

Oltre a Xerjoff avete in portafoglio anche il marchio di lusso Casamorati, ce ne parla?
Casamorati 1888 è una collezione di profumi vintage che si ispira all’Art Nouveau e all’antica arte della profumeria italiana. Il brand ricrea la storia della popolare casa di profumi fondata a Bologna nel 1888 da Claudio Casamorati, che la rese celebre creando fragranze e prodotti cosmetici. Dopo anni di oblìo, sono venuto a conoscenza della storia di Claudio Casamorati e della sua azienda e ho deciso di recuperare e rispolverare il passato e gli antichi fasti del XIX secolo.Il portfolio comprende 14 profumi, tutte contraddistinti da uno spirito elegante, vintage e al tempo stesso contemporaneo. Nei prossimi mesi lanceremo due bellissime novità che riguardano il brand Casamorati 1888, siamo certi che i nostri clienti le ameranno.

E della collaborazione con i Duran Duran?
Abbiamo avviato una nuova partnership con uno dei gruppi più famosi al mondo che ha fatto la storia della musica mondiale. Per ora siamo partiti dalla collaborazione dell’ultimo video clip della band che si chiama ‘Black Moonlight’, che fa parte dell’ultimo album ‘Danse Macabre’. Nel video c’è Dama Bianca di Casamorati, fragranza che ci è sembrata perfetta per le ambientazioni dark e sinistre del video. Ci saranno numerosi progetti con i Duran Duran, testimonianza della nostra forte inclinazione nel collaborare con artisti di grande calibro e varie forme d’arte, dalla musica allo sport, senza tralasciare la cultura e la storia.

Xerjoff è Sponsor ufficiale delle Nitto ATP Finals, ci parla di questa collaborazione?
E’ una partnership che dura da ben tre anni e che per altri due ci vedrà fianco a fianco con Nitto ATP Finals per celebrare l’importanza della competizione di tennis tra le più attese al mondo. La collaborazione, che si è già affermata con le due precedenti edizioni del 2021 e del 2022, ha visto la creazione di due fragranze: Torino21 e Torino22, entrambe contrassegnate da una precisa filosofia olfattiva che le rende veri capolavori della profumeria italiana, amate da sportivi e non solo. Non poteva mancare quest’anno Torino23, la cui creazione è tutta dedicata all’eleganza e allo stile chic e sofisticato del tennis, sport sempre più apprezzato e amato per la sana competizione e la voglia di sfidare il proprio corpo a colpi di rovesci.

L’intervista è disponibile sul numero 1 di Pambianco Beauty Magazine di febbraio/marzo 2024.

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