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Brand e servizi fanno volare le profumerie indipendenti

Creare esperienze in store ricche di componenti emozionali per mantenere alto il legame con il  consumatore. questa  è solo una delle strategie vincenti che ha portato le profumerie italiane a continuare a crescere sia nel 2022 che nell’esercizio ancora in corso. 

Ampliare ancora la propria proposta in store per potenziare l’approccio consulenziale personalizzato e poter cogliere tutte le nuove opportunità che il mercato presenta. Ma non solo. In un settore, come la profumeria, in costante  e continua evoluzione, i retailer indipendenti devono più di altre realtà, continuare ad innovarsi aprendosi anche a nuove categorie di prodotti. Così dopo aver inserito all’interno dei propri store servizi di make-up, skincare e haircare, oggi le profumerie indipendenti puntano ad ampliare la propria proposta arricchendola di nuovi marchi di skincare di nicchia o legati al mondo della dermocosmesi e perchè no anche integratori di bellezza che in passato venivano venduti solo in farmacia. E non è solo questione di scelte. Dall’analisi condotta da Pambianco sui fatturati 2022 delle principali profumerie indipendenti italiane, emerge infatti che l’accelerazione delle vendite è sempre più nette e mette in evidenza un comparto in buona salute. Analizzando la classifica le top 10 profumerie indipendenti italiane hanno realizzato ricavi in evidente crescita e nel dettaglio, quasi tutte delle società prese in esame dallo studio (8) hanno chiuso l’esercizio 2022 con un aumento del proprio fatturato. Per 3 di queste si è trattato di un salto in avanti a doppia cifra. La profumeria indipendente quindi, grazie soprattutto alle scelte coraggiose intraprese negli anni, continua a rimanere un luogo “vicino” al consumatore e al tempo stesso riesce a fornirgli grande attenzione, un’ampia scelta di prodotti e servizi personalizzati sia online che offline.

UN PODIO DA GRANDI

Andando più nel dettaglio dello studio Pambianco, a guidare la classifica delle profumerie indipendenti italiane è anche nel 2022 Thaler che ha raggiunto un fatturato di  19,5  milioni di euro di fatturato in crescita dell’8,5 per cento.  “L’esercizio 2022 è andato molto bene  – commenta il CEO Christian Kaspareth – e abbiamo chiuso con un bilancio molto positivo. Le fragranze in tutti i nostri negozi generano la maggior parte del fatturato, e siamo riusciti a raggiungere questi risultati anche con l’incertezza legata all’inflazione da un lato e la scarsa disponibilità delle materie prime dall’altro”. Thaler Beautiful Things è una delle realtà storiche più importanti e riconosciute di tutto il panorama italiano, con 7 punti vendita nel selettivo tra cui la prima profumeria di nicchia creata in Italia da Heidi Schwienbacher. Thaler Beautiful Things affonda le radici in un passato molto lontano, un’antica bottega nata nel 1763 come negozio di merci coloniali che per oltre 200 anni è stata un punto di riferimento per tutto l’Alto Adige. Dal 1946 è diventata drogheria e profumeria grazie ad Hans Schwienbacher, poi a partire dal 1976 il negozio viene gestito dalle figlie Heidi e Veronika; la visione di Heidi ha permesso nel 1998 di creare la prima profumeria d’autore e di nicchia. Oggi Thaler, che fa base in Alto Adige, è gestita da Christian (nipote di Hans e figlio di Veronika) e Flora Kaspareth e rimane fedele alla gestione familiare che gelosamente custodisce l’eredità del passato intrecciandosi però con modernità e innovazione. “Le stime per l’anno in corso – prosegue Kaspareth – segnalano un andamento positivo e prevediamo una crescita delle vendite entro la fine del 2023, dato che ci aspettano ancora i giorni di vendita più forti come il Black Friday e le vendite natalizie. Valorizziamo sempre di più la nostra scelta dei brand commerciali, prestige e di nicchia e l’esperienza di acquisto dove l’aspetto multisensoriale e la consulenza offerta nelle nostre profumerie giocano un ruolo fondamentale”. Seconda in classifica Le Vanità Profumerie che ha generato vendite per 15,9 milioni di euro in aumento del 7 cento. Oltre a essere una realtà affermata nel mondo della profumeria e della cosmesi con i suoi dieci negozi a Firenze e provincia, Le Vanità Profumerie nate grazie a un’intuizione del loro fondatore, Luigi Sabatini, è un punto di riferimento fondamentale anche nel panorama digitale, dove è presente con un e-commerce strutturato, dove è possibile trovare i prodotti dei migliori marchi. Sul terzo gradino del podio sale A.M.D., azienda a cui fanno capo le Profumerie Mazzolari che ha generato un fatturato di 15,3 milioni di euro in crescita del 21,5 per cento.  Le Profumerie Mazzolari sono da sempre un punto di riferimento indiscusso della Profumeria d’alta gamma del nord Italia e distribuisce oltre 120mila prodotti e 1.200 brand, con un focus particolare nel posizionamento luxury e nella profumeria di nicchia.

STRATEGIE PER COMPETERE

Scorrendo la classifica delle top profumerie  indipendenti italiane le realtà che sono cresciute di più sono posizionate in tutta la classifica. Primo per crescita è A.M.D che ha messo a segno un balzo in avanti del +22% raggiungendo così il terzo gradino del podio della classifica generale. Secondo per crescita è Zigò Profumi che ha messo a segno un balzo in avanti del 19,4% generando vendite che hanno superato i 10,1 milioni di euro. Nata a Napoli 40 anni fa, con l’apertura della storica profumeria di via Gemito, il marchio Marisa Profumerie racchiude un universo fatto di cosmetici, fragranze e make-up; una realtà in continua espansione che oggi conta 12 punti vendita distribuiti tra Lazio e Campania, nelle città di Napoli, Frattamaggiore, Formia, Fondi, Cassino e Marcianise. Risalendo la classifica troviamo GD Group, che ha archiviato il 2022 con un fatturato di 11,5 milioni di euro in crescita dell’11 per cento. Il Gruppo GD Profumerie è nato nel 1981 a Sestri Levante e, anno dopo anno, ha consolidato la sua presenza in Liguria con 10 punti vendita distribuiti sul territorio. “Il 2022 è stato un anno molto buono dal punto di vista del risultato –  sottolinea l’AD Andrea Costella    trainato da una convinta capacità di proporre i giusti prodotti sul mercato e, senza dover incorrere in regimi di scontistica esagerati, a prezzi concorrenziali. Una catena regionale di 10-11 punti vendita è soggetta, nel risultato di fine anno, dalle contingenze che interessano i singoli punti vendita, ognuno dei quali influisce significativamente sul risultato globale, diversamente da quel che succede nelle catene più grandi. E anche per l’esercizio in corso la prospettiva è di crescere nell’ordine del 10% circa. “Il 2023 – prosefue Costella – con lo spostamento di due punti vendita in locali più ampi e centrali, che stanno dando riscontri significativi in termini di incassi, si attende in linea col 2022, e per quanto riguarda l’andamento specifico dei negozi, in netto miglioramento con un +18% alla fine del terzo trimestre 2023”. In un mercato fortemente presidiato dalle grandi catene internazionali, lo spazio per una realtà come GD “è consentito nella misura in cui si riesca a sviluppare un’azione costante di aggiornamento, vicinanza alla clientela, interpretazione dei mutamenti del tessuto commerciale e sociale dei centri in cui sono dislocati i punti vendita, nonché l’appartenenza a una realtà come Naïma che garantisce un cappello strategico e commerciale senza il quale sarebbe meno soddisfacente la navigazione nel mare sempre incerto, ma ricco di opportunità, della profumeria”, conclude l’AD di GD Group.

 

Il Dossier sulle Top 10 di profumerie indipendenti in Italia è disponibile sul numero 6 di Pambianco Beauty Magazine di dicembre 2023.

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