Vi state sviluppando anche in alcuni mercati dell’Europa dell’est?
Il più importante dal punto di vista numerico è la Georgia dove abbiamo in essere una partnership con Aversi-Pharma, una catena di parafarmacie molto importante con circa 300 punti vendita sul territorio. Nel mese di giugno entriamo il 25 store per poi gradualmente espanderci.
Parallelamente state crescendo anche in Medio Oriente?
Siamo già siamo presenti sul territorio attraverso il canale online e negli Emirati Arabi lavoriamo con Myli, il canale profumeria di Carrefour. Abbiamo in corso anche un progetto di distribuzione per l’Arabia Saudita che resta per noi un’area prioritaria e uno dei mercati più importanti. Nello stesso tempo il brand sta sviluppando una partnership per la Tunisia che nel momento in cui diventerà attiva ci consentirà di servire anche altri Paesi dell’area africana.
Wakeup Cosmetics Milano punta a crescere anche nel mercato italiano?
Il nostro obiettivo comunque è continuare a dare all’Italia un ruolo importante e prioritario in termini di sviluppo e qualificazione del brand. Vogliamo che l’Italia continui ad essere il punto di riferimento per il nostro brand che orgogliosamente fa del made in Italy un vanto nonché un’argomentazione di vendita e quindi è fondamentale che l’Italia continui a essere un presidio essenziale.
Sia in Italia che all’esteropensate di dover rendere il bilanciamento fra fisico e digital più equilibrato?
Adesso siamo un po’ squilibrati verso l’online e vorremmo aumentare la nostra distribuzione fisica. In Italia abbiamo una settantina di punti vendita e vorremmo allargare la nostra distribuzione ovviamente così come vorremmo farlo all’estero. Puntiamo ad aprire dei punti vendita in tutti i Paesi dove già abbiamo un presidio online. Ovviamente è un processo che richiederà il tempo adeguato.