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Semestre in crescita per Intercos grazie al miglioramento della supply chain e all’aumento delle scorte

Continua a crescere Intercos, l’azienda produttrice di comsetici conto terzi di Agrate Brianza che ha chiuso il primo semestre dell’anno con ricavi netti pari a 488,4 milioni di euro in aumento del 32,7% rispetto ai primi sei mesi del 2022. La crescita ha caratterizzato tutte le aree geografiche, tutte le business units e tutte le tipologie di clienti. Prosegue il solido andamento dell’ingresso ordini sostenuto dall’ottimo flusso di nuovi progetti, segno della forte innovazione di Intercos. L’Ebitda rettificato è arrivato a 67,4 milioni (+38,5%) grazie all’andamento delle vendite e al miglioramento della produttività; mentre l’utile netto, pari a 26,9 milioni, è salito del 29,6%.

«Il nostro gruppo ha chiuso il primo semestre 2023 ancora una volta in forte crescita, riportando un secondo trimestre record per Intercos, sia in temini di vendite che di generazione di Ebitda – commenta Renato Semerari, ceo di Intercos -. I ricavi dei primi sei mesi sono aumentati del 33% rispetto allo scorso anno. L’Ebitda è anch’esso cresciuto a doppia cifra, registrando un aumento del 38% nello stesso periodo.Siamo ancor più soddisfatti se guardiamo alle performance di gruppo in un arco temporale più ampio: rispetto ai risultati di fine 2021, primo anno di quotazione di Intercos, le vendite e l’Ebitda degli ultimi dodici mesi al 30 giugno 2023 sono aumentati rispettivamente del 42% e del 39%».

A crescere, nel primo semestre, tutte le business unit dell’azienda: «Il make-up è cresciuto del 29% in termini di ricavi e del +36% in temini di Ebitda – aggiunge l’ad -; lo skincare rispettivamente del 10% e dell’8%; mentre l’hair and body, beneficiando di alcuni nuovi accordi commerciali, tra cui quello stipulato con Dolce&Gabbana, è cresciuta del 70% in termini di ricavi, quasi raddoppiando l’Ebitda».

Quanto alle aree geografiche tutte risultano essere in robusta crescita rispetto allo scorso anno, con la Cina che ha riportato aumenti a doppia cifra, la Corea che continua nella sua traiettoria di forte crescita, Emea e Usa che sovraperformano il mercato di riferimento, «a testimonianza – spiega l’ad – di un costante aumento di quota di mercato del nostro gruppo e di un aumento generalizzato dell’outsorcing nel mercato del beauty in generale. In termini di segmenti di mercato serviti, c’è inoltre da segnalare che, nonostante la crescita a doppia cifra di entrambi i segmenti mass/prestige nei primi sei mesi dell’anno, abbiamo assistito a un progressivo cambio di mix, con il mass che è cresciuto a tassi più sostenuti rispetto al segmento prestige.La diversificazione del nostro business ha quindi ancora una volta consentito di mitigare alcuni macro trend del settore in cui operiamo, primo tra tutti un recupero del mercato cinese che fatica ancora a concretizzarsi».

E conclude: «Al contempo, abbiamo potuto beneficiare di due fattori principali: il miglioramento della supply chain che, anche grazie all’aumento delle scorte effettuato nel 2022, ci ha permesso di migliorare la pianificazione della produzione e quindi di diminuire significativamente i tempi di delivery dei prodotti finiti ai nostri clienti; l’inflazione che, anche se ancora presente, risulta essere meno volatile e quindi più prevedibile rispetto allo scorso anno.Riteniamo che i costanti investimenti in innovazione rappresentino la base del successo e l’analisi degli ordini ricevuti nel corso del primo semestre lo testimonia. Infatti, in un contesto in cui i riordini sono andati calando, normale conseguenza di un significativo decremento dei tempi di consegna e di riallineamento degli stock dei clienti, gli ordinativi relativi ai nuovi progetti sono aumentati significativamente, consentendo di mantenere un order book superiore ai 300 milioni di euro, nonostante l’accelerazione significativa di vendite realizzata negli ultimi dodici mesi. Dopo la forte crescita del primo semestre del 2023 e del secondo semestre del 2022, ci attendiamo un secondo semestre 2023 di consolidamento dei risultati fin qui raggiunti, e pertanto risultati sostanzialmente in linea con il secondo semestre dello scorso anno».

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