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L’industria del benessere è sempre più strategica per la cosmetica

L’industria cosmetica è un comparto in costante crescita, e al contempo in continua evoluzione. Brand e retailer si stanno confrontando con un nuovo approccio alla bellezza e alla cura di sé: complici le incertezze socio-economiche e le nuove modalità di interazione tra gli individui, i consumatori sono sempre meno influenzati da un concetto di bellezza come perfezione estetica. Ringiovanire a tutti i costi e uniformarsi a canoni stereotipati non sono più i principali obiettivi per la scelta di un prodotto beauty. Stanno acquistando sempre più valore le proposte e i marchi con un approccio olistico, con trattamenti che aumentano il benessere psico-fisico, e di conseguenza l’autostima e l’accettazione di sé.

L’industria del benessere è sempre più connessa alla cosmetica, ed è un filone strategico per la crescita complessiva del settore.Come evidenziato nel report 2023-2027 della multinazionale di consulenza strategica McKinsey & Company, il comparto relativo al wellness vale 1.500 miliardi di dollari, con una previsione di crescita annua fino al 2027 che può raggiungere il 10%. Gli Stati Uniti sono il mercato più attento a questo comparto, con 450 miliardi di dollari di fatturato nel 2022. Segue la Cina,con un fatturato tra i 350 e i 400 miliardi di dollari. In Europa il valore è inferiore, pari a 130 miliardi di dollari circa, ma conimportanti segnali di crescita. L’attenzione al benessere incrementa la nascita e i volumi di vendita di nuove categorie di prodotti di bellezza, con ingredienti innovativi, trattamenti spa e proposte studiate per temi finora poco considerati come i disturbi legati alla qualità del sonno o anche veri e propri tabù come la sessualità e la menopausa.

Della nuova dimensione del beauty si è parlato al Cosmoprof Worldwide Bologna dello scorso marzo durante il quale è emerso il ruolo attuale della cosmetica come spazio confortevole e accogliente, dove ognuno può trovare soluzioni per migliorare il proprio equilibrio personale accettando emozioni e fragilità.

«Il benessere è un tema centrale, che offrenuove opportunità di business per le aziende del comparto beauty – commenta Chloe Arjona, senior consulting manager specializzata in beauty di NellyRodi -. I brand infatti possono accompagnare i consumatori in unviaggio attraverso l’accettazione di sé in tutte le fasi della vita, operando come life coach e aiutando i consumatori a esprimersi in uno spazio protetto».

Sandrine Henrie, co-conceptor di Ulé Beauty aggiunge: «Stiamo sperimentando una trasformazione graduale: già negli anni scorsi è sorto un crescente interesse al tema del wellness. La pandemia ha accelerato questa evoluzione, e oggi stiamo assistendo al passaggio dal wellness al wellbeing». Dopotutto «la cura del benessere mentale è molto importante per iconsumatori – dice Mayia Alleaume, beauty expert & founder di Sentara Holistice – per questo motivo seguono brand che condividono in modo credibile e autentico valori, tradizioni e abitudinicomuni. Si creano delle comunità in cui condividere suggerimenti e difficoltà. Fino a poco tempo fa i consumatori volevano coprirsi, nascondere il loro verovolto e il loro corpo; oggi cercano la verità, vogliono sentirsi sicuri di sé e ritrovare autostima, migliorando il proprio benessere ed equilibrio. È un approccio ai prodotti cosmetici più spirituale, con trattamenti e rituali facili che aiutano a sentirsi meglio e a stare meglio. Non esistono soluzioni adatte a chiunque, ma spazi in cui ognuno può trovare il prodotto, il trattamento o l’attività più adatta ai propri bisogni».

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